Tutti i libri di Paola

LA TORRE D'AVORIO
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È possibile cancellare il passato e liberarci della persona che siamo stati? Mara Paladini ci sta provando da tredici anni, dopo aver scontato una pena in una struttura psichiatrico-giudiziaria per il tentato omicidio del marito e dei due figli. Il nome di quella donna, affetta dalla sindrome di Münchhausen per procura – una patologia che porta a far ammalare le persone che si amano per poi curarle e prendersi il merito della loro guarigione – era Mariele Pirovano, ma quel nome Mara lo deve dimenticare, perché quella persona non esiste più. Almeno questo è ciò di cui tutti vogliono convincerla. Lei però non ci crede e nella sua nuova vita in una grande città, a centinaia di chilometri dal proprio passato, ha costruito una quotidianità che la tiene lontano dal mondo, che le impedisce di nuocere ancora: non esce quasi mai e della casa procurata dai servizi sociali ha fatto una prigione di scatoloni e memorie, dove seppellire per sempre Mariele. Un giorno però nella sua torre d’avorio si apre una breccia. Comincia tutto con una piccola macchia di umidità sul soffitto, che la costringe ad andare al piano di sopra per avvertire il vicino. Potrebbe essere cosa da nulla, invece la scena che le si presenta è un uomo morto, con i segni dell’avvelenamento sul corpo. Mara potrebbe non riconoscerli, quei segni; Mariele invece non ha dubbi, perché così ha quasi ucciso le tre persone che amava di più. Ora Mara sa che è stato tutto inutile, che il suo passato l’ha riagguantata: ora Mara sa che l’unica possibilità è la fuga, da chi vorrà incolparla di quell’omicidio e da chi invece lo ha commesso per incastrarla.

HORROR GAME
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KyloTom, Aleverso, Gigis, IlaPeach e Samu_11_10 sono una squadra strampalata e giocano insieme da poco. Eppure sono decisi a unire le forze per vincere quella che, per tutti gli appassionati di videogame, è una sfida impossibile: arrivare al quindicesimo e ultimo livello di Horror Game. Ci hanno già provato, fallendo, i più grandi gamer del mondo, ma i cinque ragazzi non hanno intenzione di arrendersi. Quando però, per puro caso, Ale riesce a risolvere l'enigma impossibile e a sbloccare il livello "maledetto", succede qualcosa di strano. La mappa della nuova ambientazione, un vecchio castello, assomiglia moltissimo a quella del comprensorio in cui Alessandro vive e il suo avatar comincia a spostarsi senza comandi, seguendo gli esatti movimenti del suo corrispettivo umano, come se realtà e gioco non avessero più confini... Questo vuol dire una sola cosa: l'Emberskin, il terrificante mostro con la pelle composta di braci e gli artigli assassini, potrebbe essere ovunque. E reale. Età di lettura: da 11 anni.

IL DONO
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«È stato il mio cuore. Non sono stato io.» Con queste parole, e un coltello insanguinato tra le mani, l'uomo accoglie la polizia. Tutti lo conoscono, è un giornalista che si è sempre occupato di cronaca nera, unica persona a cui molti criminali hanno deciso di rilasciare un'intervista. Un uomo integerrimo, calmo, stimato. Che ora è diventato un brutale assassino. Un mostro. L'ispettrice Flavia Mariani è una donna dura e intransigente, non ha molti amici ma nel suo lavoro è sempre stata una delle migliori, forse per dimostrare al mondo, e anche a sé stessa, che una donna in polizia può valere più di un uomo. Quando va a trovare l'assassino nell'infermeria del carcere, è pronta ai comportamenti tipici di quelli come lui: il silenzio, la menzogna, l'invenzione. Invece, la realtà che le viene restituita è esattamente quella che hanno stabilito i primi rilievi: la modalità dell'aggressione, i tempi e i luoghi. Ma qualcosa non la convince. Perché parla del proprio cuore come se fosse un'entità diversa da sé? E perché in casa sua ci sono segni di persecuzione e minacce? La risposta, o almeno un primo indizio, è nella cassaforte dell'uomo, sotto forma di un foglio. L'uomo ha subito un trapianto di cuore e il donatore è Valerio Felici, un serial killer che per anni aveva agito indisturbato, fino alla morte accidentale. Solo mesi dopo, erano state rinvenute per caso le prove dei suoi crimini. A quanto pare troppo tardi per impedire che il suo cuore continuasse a vivere nel corpo di un altro. E ne facesse a sua volta un assassino. Ma il cuore non è il solo organo ad essere stato donato, e ora Flavia deve trovare gli altri. Per salvarli. O per fermarli. .

LA PIEGA DEL TEMPO
La piega del tempo

Gaia e Mattia sono migliori amici da sempre. Amici, non fidanzati, anche se ora che sono in terza media nessuno ci crede e le cantilene "Che cariiiiiiniii" e "I fidanzatiiiiiiniii" sono all'ordine del giorno.

Così, quando durante un esperimento nell'aula di scienze i due scompaiono per ventiquattro ore, tutti pensano a una fuga d'amore. Ma Gaia e Mattia giurano che non si sono mai allontanati dall'aula e sono decisi a scoprire cosa è successo davvero.

Indagando, si convincono di aver saltato una "piega del tempo", un ponte che unisce due momenti diversi sulla linea temporale: se lo si attraversa, ci si ritrova esattamente nel punto da cui si è partiti, ma in un momento diverso.

Passato, presente e futuro si moltiplicano con altrettante realtà alternative, e presto Gaia e Mattia si troveranno soli, prigionieri di esistenze lontane e angoscianti. E toccherà a loro tentare di ritrovarsi e ricomporre la realtà dove tutto è cominciato..

LA CATTIVA STRADA
La cattiva strada

«Sei finito in una cosa troppo grossa e troppo brutta per te, fratello, ma adesso la facciamo passare.»

E invece non sarebbe passata.

Ora, la strada è tutto ciò che hai.

Non avrebbe mai dovuto aprire quella scatola.

Lo sapeva, era una delle regole non scritte dell'accordo. Invece quella volta lo aveva fatto. E sarebbe stata la sua condanna. Giosciua Gambelli non ha mai preteso molto dalla vita e la vita lo ha ricambiato allo stesso modo. Ora però, passati i trenta, ha trovato qualcosa in cui è davvero bravo. È un corriere, di che cosa non lo sa esattamente.

Non ha nessuna ambizione, nessuna curiosità.

Mai una domanda, mai un ritardo. Forse è proprio per questo che lo hanno scelto.

Una notte, dopo aver visto ciò che sta trasportando, capisce di essere in trappola e di dover fare qualcosa che non ha mai osato prima: disubbidire. E tutto cambia per sempre. Prima viene travolto dallo smarrimento, quando pensa a un controllo della polizia. Poi dalla paura, se i mittenti scoprissero che lui ha visto. Da adesso in avanti sarà un testimone. E ha guardato troppi film per non sapere che fine fanno. Ma quando alcuni agghiaccianti indizi gli fanno capire che chi lo ha ingaggiato è lì, vicino, e controlla ogni sua mossa, comprende anche che c'è un'unica cosa da fare: fuggire. E c'è un unico luogo in cui non può accadergli nulla: l'autostrada su cui sta viaggiando e da cui non può più uscire.

Paola Barbato non racconta mai la stessa storia e ogni volta riesce a sorprenderci con la sua capacità di vedere il male nascosto negli anfratti meno inquietanti della nostra quotidianità.

Che sia un cellulare, una casa o una strada, la tensione che riesce a trasmetterci cresce a ogni libro. E, proprio per questo, non smetteremmo mai di leggerla.

L'ULTIMO OSPITE
L'ultimo ospite

All'inizio è solo una sensazione, un fastidio. L'odore di polvere mista a muffa, certo. Ma anche qualcosa di stonato, un dettaglio fuori posto. È questo ciò che prova Letizia quando mette piede per la prima volta a Olimpia d'Arsa, una villa antica e quasi in rovina in cui è costretta a rinchiudersi per qualche giorno con Flavio, il notaio che le ha dato un lavoro e una ragione per ricominciare. La proprietaria della casa è morta novantenne senza eredi né testamento e i lontanissimi parenti si sono fatti avanti come bestie avide e feroci, pronti a scannarsi tra loro per impossessarsi della tenuta. E di tutto quello che c'è dentro.

Un incarico come tanti. Ma non questa volta. Sono solo piccoli dettagli che non combaciano, un cuscino spostato, una serie infinita di armadi nascosti nella boiserie, il cane di Letizia, che in quella casa non vuole entrare, e una luce azzurra, comparsa per brevi istanti una notte dalle bocche di lupo del seminterrato. Sono solo scherzi della mente, si ripete Flavio, compreso nella propria razionalità. Ma Letizia è certa che non sia così e la sua fervida immaginazione si accende quando trova oggetti infantili sepolti nella casa, ciocche di capelli biondi, muffole, piccoli trofei. Perché una donna senza figli né nipoti avrebbe dovuto conservarli? Perché avrebbe dovuto nasconderli? Ora Flavio e Letizia sono dentro senza possibilità di uscire e il più atroce dei dubbi si insinua nelle loro menti così diverse: e se non fossero soli?

VENGO A PRENDERTI
Vengo a prenderti

Il caso più importante della sua vita piomba addosso all'agente Francesco Caparzo in maniera inattesa. Inseguiva lo stalker di una donna che da un anno cercava di aiutare, quando d'improvviso si era ritrovato in un vecchio capannone industriale sperduto nel nulla. Lì dentro, lo spettacolo agghiacciante di uno zoo privato, undici carrozzoni da circo che imprigionavano esseri umani in condizioni pietose, una gabbia vuota pronta ad accogliere la sua protetta e lo psicopatico responsabile di ogni cosa lì davanti a lui, armato. Un colpo di pistola sembra risolvere tutto, il colpevole ucciso, le vittime salve, Caparzo in procinto di essere incoronato eroe nazionale. Ma le cose non sono come appaiono. Tra le vittime si nasconde un complice, forse addirittura la mente che ha organizzato tutto, che dall'ambulanza riesce a scappare, dileguandosi. La caccia all'uomo ha inizio, ma non esistono piste, niente tracce, la polizia insegue un fantasma. Caparzo capisce che la chiave dell'origine di tutto quel male sta proprio nel capannone e nelle sue vittime. Indaga i segreti di ciascuno, le colpe che vorrebbero nascondere, mette a nudo i lati più oscuri delle loro anime. E mentre lui scava qualcun altro li perseguita con oggetti, simboli che solo il loro carnefice conosce. Prima capitano incidenti che la polizia considera trascurabili. Poi i sopravvissuti iniziano a morire. È tempo per Caparzo di mettere insieme i pezzi per evitare che il fantasma che sta inseguendo termini il suo lavoro. Paola Barbato ci conduce al cuore del male assoluto e ci gioca, deformandolo e restituendoci una verità diversa, scomoda, difficile da accettare, ma completamente priva di pregiudizi. E ci tiene in pugno, fino all'ultimo sconvolgente colpo di scena.

ZOO
Zoo

Immagina di risvegliarti da una notte senza sogni e di ritrovarti sdraiata su una superficie fredda e dura, i vestiti del giorno prima ancora indosso e nessun ricordo delle tue ultime ore. Intorno a te solo un buio spesso a cui lentamente lo sguardo si abitua. Cominci a intravedere delle sbarre alla tua sinistra. Non può che essere un incubo, tra poco sarai nella tua stanza, avvolta nelle soffici lenzuola di casa e la vita riprenderà come prima.

Questo non è ciò che accade ad Anna, che in quella gabbia, tra quelle sbarre, in un capannone pieno di gabbie simili alla sua e di persone come lei, si risveglia per davvero. Da quell'istante inizia una lotta contro chiunque l'abbia presa, una guerra impari perché Anna non ha altre armi che la sua rabbia e la nudità a cui a poco a poco è stata costretta per combattere contro chi detiene il potere, qualcuno che nessuno ha mai visto, ma la cui presenza si avverte in ogni centimetro di quel luogo spaventoso, di giorno e di notte. Spetterà a lei, circondata da persone diversissime, alcune rese folli dal macabro gioco, altre succubi di un Lui dai tratti sempre meno sfumati, decidere se giocare o lasciarsi morire. Paola Barbato, come solo i più grandi, sa far nascere la paura anche dal più innocente battito d'ali. E si conferma una maestra del thriller.

IO SO CHI SEI
iosochisei

Sono passati due anni, da quando Saverio è stato dato prima per disperso e poi per morto. Quel ragazzo, sbandato e contestatore, da cui Lena si era lasciata calpestare - lei così brillante e determinata - in nome di un amore che era solo nella sua testa. Poi, una sera, Lena trova nella cassetta della posta un cellulare, su cui arrivano dei messaggi. Uno scherzo o uno sbaglio? Eppure quei messaggi parlano di cose che solo Saverio può sapere. E quindi è vivo. È tornato. Quel telefonino diventa vitale per Lena, e non importa che i messaggi le ordinino di commettere atti di cui mai si sarebbe pensata capace. Almeno fino a quando le persone che le stanno intorno cominciano a morire. E la prossima vittima prescelta potrebbe essere lei.

NON TI FACCIO NIENTE
nonti

Trentadue bambini in sedici anni. Tutti rapiti e tenuti per tre giorni da un uomo che poi li restituisce alla famiglia, illesi. Ma quando la polizia comincia a collegare i sequestri, l'uomo scompare. Dopo trent'anni anche la piccola Greta sparisce, ma la sua famiglia ne riceverà solo il corpo privo di vita. Lei è la figlia di Remo Polimanti, un bambino rapito nel 1983. Greta non è che la tappa iniziale di una scia di sangue che collega i figli dei bambini scomparsi anni prima. Ma perché il rapitore «buono» si è trasformato in un assassino? O forse c'è qualcuno che intende emularlo. O sfidarlo. O punirlo.

In un'inquietante e tormentata danza di ombre e luci, Paola Barbato ci conduce fin dentro le nostre paure più grandi.

SCRIPTA MANENT
Scripta Manent

Corrado De Angelis e Roberto Palmieri sono acerrimi rivali di penna. De Angelis, un passato da neurochirurgo, è uno scrittore da premio letterario: i suoi romanzi polizieschi gli hanno procurato fama e fortuna. I libri di Roberto Palmieri, beniamino del pubblico ben prima che autore, vivono di luce riflessa. E vendono di conseguenza. Invitati a partecipare alla trasmissione televisiva Il Duello, i due scrittori si sfidano in diretta, firmando un contratto che li impegna a pubblicare il prossimo romanzo lo stesso giorno, così da misurare in tempo reale il successo dell'uno e dell'altro. Ma dopo il programma, dove nulla va come previsto, Corrado De Angelis scompare. Il mistero si infittisce quando una serie di rapimenti sembra ricalcare alla lettera i crimini narrati proprio nei thriller di De Angelis...

IL FILO ROSSO
ilfilorosso

Dopo l'omicidio di sua figlia, e l'abbandono da parte della moglie, Antonio decide di lasciarsi alle spalle un passato doloroso e si trasferisce in un piccolo paese di provincia a condurre una vita piatta, monotona, sempre uguale a se stessa. Per cinque anni funziona, sopravvive. Finché, una mattina, un morto viene trovato nel cantiere dove lavora... all'apparenza sembra un incidente, ma presto Antonio scopre che quel ritrovamento non è casuale. Qualcuno ha voluto lasciargli un messaggio, a cui ne seguono altri. Tutti diversi, tutti da decifrare, ma con un unico intento: risvegliare la sua sete di vendetta. Trascinato nelle maglie di un piano di cui non tiene le fila, Antonio scoprirà la sua vera natura.

MANI NUDE
maninude

Quando viene rapito, una notte di ottobre, Davide ha sedici anni, un corpo già da giovane uomo, una testa ancora da ragazzino. Il cassone del camion in cui lo gettano è il primo ring sul quale, nel buio pesto, è costretto a difendersi da un avversario ignoto. Difendersi fino a uccidere. Solo più avanti ci saranno gli spettatori, quelli che vogliono vedere due uomini combattere a mani nude per guardarne uno vincere. E l'altro morire. Incontro dopo incontro, Davide - che ora si chiama Batiza - vince e sopravvive con il corpo, perde e muore nell'anima. Solo il cuore alimenta ancora la speranza nella possibilità di un riscatto, di un affetto, di un legame che lo tiri fuori di lì.

BILICO
bilico

Un crudele e imprevedibile serial killer, soprannominato il Seviziatore, mette a dura prova le capacità investigative dell'anatomopatologa e psichiatra Giuditta Licari, alla quale è affidato il caso. Specialmente quando il pericoloso omicida dimostra di poter arrivare molto vicino a lei. Fredda, razionale e distaccata, come e forse più del killer, la dottoressa dovrà leggere la realtà con gli occhi dell'assassino, in un continuo e sempre più inquietante rovesciamento di ruoli tra vittime e carnefici, fino all'inaspettato finale.

VISTA DA QUI
Vista da qui

«La strada della convivenza è accidentata e irta di spine. Per molte persone gli ostacoli peggiori sono il modo di spremere il dentifricio, se mettere il cucchiaio sopra o di fianco al tovagliolo, cosa scegliere tra l’ammorbidente alla vaniglia e quello alla magnolia. Nel nostro caso io e il Bussola siamo dovuti partire dalle basi assolute: il cibo e il sonno. Perciò tutto bene? Hum. No.»

Una figlia adolescente, una figlia media, una figlia piccola, tre cani psicotici (di cui uno con ambizioni da sterminatore), un compagno famoso suo malgrado e preda di strane manie, una madre poco fisionomista, un lavoro di scrittrice a tempo pieno a cui star dietro e una casa con un carattere tutto suo. Vista da qui la vita di Paola Barbato è decisamente complicata – come le nostre – e a tratti sembra un infinito inanellarsi di imprevisti, imprese titaniche e catastrofi sfiorate. Ma poi ci sono gli ingredienti magici a rendere tutto sopportabile, anzi esilarante, anzi perfino bello: le parole inventate dalle bambine per descrivere un mondo pieno di meraviglia, le padelle del Bussola, più intoccabili del tesoro custodito da Smaug, una passeggiata all’imbrunire con i cani, un mobile nuovo da montare a colpi di brugola. Le piccole cose che rendono grande ogni giorno.

Corredata dai suoi “disegnetti” inediti, Paola Barbato ci regala una carrellata buffa e tenera di istantanee della sua vita quotidiana, e sfogliarla è un po’ come tornare a casa.

IL RIFUGIO SEGRETO
ilrifugiosegreto

Peter e Flynn sono amici da sempre. E quest'estate realizzeranno un sogno: un rifugio segreto nel bosco. Prima, però, devono sbarazzarsi di Matty, il fratellino-zecca di Peter. Come? Facile, basta dirgli che il loro rifugio si trova nel Tritacarne, la vecchia pompa di filtraggio nella palude, e che è custodito da Mudman, una malvagia creatura di fango e melma. Ma attenzione: a volte le storie inventate contengono un po' di verità...

IL DIARIO DEL GIORNO DOPO
Il diario del giorno dopo

Saddie si sente trasparente e sogna un briciolo di popolarità. Un giorno, nel suo diario, trova una frase che non ricorda di avere scritto, e così la sera dopo. E quella dopo ancora. Seguendo i misteriosi suggerimenti, ottiene la vita che agognava. Ma presto le richieste del diario si fanno sinistre e crudeli. E opporsi sembra impossibile. Caro diario, mi chiamo Saddie Matters. E sono invisibile.

IL RITORNANTE
Il ritornante

Tutti hanno un gemello malvagio nascosto da qualche parte. E se ti trovassi davanti il tuo? Nel mondo esistono alcuni luoghi che portano all'inferno. Le Grotte di Arlind sono uno di questi, ed è lì che devono entrare Janice, Ian, Michael e Bo, le quattro nullità della scuola. Hanno avuto paura tutta la vita. Ma ora le cose devono cambiare.

DI CHI HA PAURA IL FANTASMA CATTIVO?
fantasma

Ogni fantasma che si rispetti infesta solo case abbandonate, ma che noia non avere nessuno da spaventare! Meglio fare le valigie e trasferirsi in una casa con tanti umani da far morire di paura. Quando arriva il momento del bucato, però... si salvi chi può!

DI CHI HA PAURA IL LUPO CATTIVO?
Chi ha paura del lupo cattivo?

Se il lupo perde il pelo... impara a fare la maglia! Il lupo cattivo teme di perdere tutto il pelo come Zio Anacleto. Che brutto sarebbe e che freddo! Un lungo cappotto, una folta parrucca e fiocchetti di lana qua e là, ecco la soluzione! Ma conciato così, chi avrà più paura di lui?

IL BUIO, CHE PAURA!
ilbuiochepaura

Ogni sera, anche se ha la lucina accesa vicina al letto, Luca si nasconde sotto le coperte perché ha paura del buio. Sa che con la luce e con il buio le cose non cambiano, ma lui ha paurissima lo stesso. E dire che di notte c'è qualcuno più pauroso di lui...